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La bella Puglia – Bitonto

Bitonto

Scopriamo Bitonto, terra d’ulivi dal cuore antico (l’originario insediamento peuceta risale al IV secolo a.C.),

partendo dallo splendido Torrione Angioino (XIV sec.), oggi sede della Civica Galleria d’Arte Contemporanea.

Antico elemento di forma circolare della cinta muraria, il Torrione fiancheggia Porta Baresana (XVI sec.), da cui si accede al centro storico, che conserva ancora quasi integro l’assetto medievale.

Pochi passi e si è al cospetto della splendida Cattedrale (XII-XIII sec.), definita una delle più mature espressioni dell’architettura romanica pugliese: da non perdere, all’esterno, il ricamatissimo rosone che sovrasta il portale centrale con animali stilofori e lunetta figurata e, all’interno, l’ambone duecentesco, tra i più famosi della regione, opera di “Nicolaus Magister”. Di recente gli scavi dell’intero ipogeo hanno riportato alla luce un’articolata stratificazione archeologica: dalla frequentazione protostorica, all’insediamento peucezio e al municipio di età romana, si giunge all’imponente edificio di culto antecedente alla Cattedrale romanica, sorto in età paleocristiana (V-VI sec.).

Di grande interesse storico ed artistico sono anche i pezzi di mosaico pavimentale, al centro dei quali campeggia, in splendido stato di conservazione, un luminoso grifo (XII sec.). A fianco della Cattedrale si erge il Palazzo Vescovile, sede provvisoria del Museo Diocesano, in attesa di accasarsi nel restaurato Seminario Vescovile.

Passeggiando per i vicoli intricati del borgo antico è tutto un susseguirsi di tesori: Palazzo De Lerma (XVIII sec.), Palazzo Spinelli (XVII sec.), Palazzo Vulpano-Sylos con il suo maestoso portale di stile catalano (XV sec.). E poi le chiese: dall’antica S. Caterina d’Alessandria (XI sec.), impreziosita dal pavimento originario a tasselli di pietra con decorazioni a motivi geometrici, alla settecentesca Chiesa di S. Gaetano, scrigno dei capolavori a soffitto del maestro  Carlo Rosa.  

A Palazzo Sylos-Calò, dirimpettaio del Torrione, che sfoggia orgoglioso una stupenda ed ariosa loggia cinquecentesca, sono in pieno fermento le attività culturali della Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna”, una delle più importanti gallerie di arte moderna del Mezzogiorno, allestita grazie alla magnanima donazione della famiglia Devanna.

A poche decine di metri il restaurato Teatro “Traetta” (gia Umberto I): costruito nel 1838, ha riaperto i ballenti nel 2005 dopo decenni di abbandono e lunghi lavori di recupero. Ancora pochi passi e si raggiunge la Chiesa di San Francesco d’Assisi (XIll sec.) in stile gotico, che conserva affreschi del pittore Pandus e statue lignee del tardo Cinquecento.

Un salto, infine, fuori dal centro storico, nel borgo ottocentesco, per una doverosa visita nel passato più remoto della città al Museo Archeologico della Fondazione “De Palo-Ungaro”. Qui sono ospitate due mostre permanenti: Gli antichi Peucezi a Bitonto e Donne e Guerrieri da Ruvo e Bitonto. I numerosi corredi funebri esposti sono ricchi di reperti ceramici e metallici (datati tra il VI e III sec. a.C. rinvenuti nella Necropoli di via Traiana), e consentono di tracciare l’evoluzione economica e sociale della civiltà peuceta e di conoscerne usi e costumi.

Sul piano naturalistico, Bitonto è immersa nel Parco Regionale Lama Balice; possibili, quindi escursioni alla scoperta di una vegetazione caratterizzata da specie tipiche della macchia mediterranea, quali leccio e quercia, e di una ricca avifauna. E se l’arte e la natura più autentica non vi bastano, potrete godere della bontà del rinomatissimo olio extravergine di oliva, frutto di una terra ricca e generosa di uliveti (circa 1,7 milioni di piante), capace di conquistare riconosciuta eccellenza sin dal XIII secolo.

Un autentico elisir di lunga vita, ideale per accompagnare le numerose prelibatezze che gli antichi forni in pietra della città vecchia ancora oggi continuano a sfornare, impregnando di profumi unici le pietre del centro antico.

Curiosità: I mecenati esistono ancora. Già. E uno di questi, Gaetano Brattoli, vice rettore della Università Lum “Jean Monnet”, ha messo a disposizione una raffinata sede per artisti, poeti, scrittori, e per semplici lettori. Situata di fronte al rinnovato teatro di Bitonto, la struttura è un elegantissimo salotto dove gli artisti possono esporre le loro opere e gli autori presentare i loro libri. Il lettore, invece, dopo aver magari scelto un libro della attigua Libreria del Teatro, potrà accomodarsi nello splendido salotto e gustarselo con calma.

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