Andria
Le ricerche archeologiche confermano che nei pressi di Andria vi era la stazione Rudae, sulla Via Traiana,
intorno alla quale sorsero nel Medioevo borghi e chiese. Nel 1046, Pietro il Normanno cinse di mura i casali che vi erano sparsi nel territorio elevando Andria a civica. Nel XII secolo la citta passò sotto gli svevi.
L’imperatore Federico II la predilesse: nei pressi della città, infatti, sorge la superba mole di Castel del Monte. Un castello dove forse Federico Il non soggiornò mai, ma dove, per contrasto, l’immaginario collettivo ne avverte più che in altri luoghi, la presenza, ospitò tra le sue mura alcune sontuose feste nuziali, ma venne anche a lungo adibito a carcere.
Il cuore della città è piazza Vittorio Emanuele; dopo aver dato uno sguardo al Palazzo Ceci e al Palazzo
Ducale, giungiamo a piazza Duomo e visitare la Chiesa Cattedrale, dedicata a S. Maria Assunta, risalente
all’epoca normanna, ma ricostruita e ampliata in stile tardo- gotico per volontà del duca Francesco II Del Balzo.
Percorrendo piazza la Corte, attraverso via Arco Marchese, si giunge alla Chiesa di Santa Maria di Porta Santa, ad aula unica con portale rinascimentale. All’interno al dipinto della Madonna della Neve, e le due colonne a spira con la vita di Gesù.
Nei pressi di piazza Porta la Barra c’e’ la Chiesa della SS. Annunziata, nel cui interno vi sono: l’affresco della
Madonna della Pietà; il grande affresco del contro soffitto con la storia dell’umanità, dal peccato originale alla Immacolata Concezione.
Da visitare anche, la Chiesa di S. Nicola, tra le più antiche di Andria; la Chiesa di S. Domenico; la Chiesa di S.Francesco. Spicca il Campanile, il più alto di Andria, diviso in quattro sezioni. Itinerario interessante alternativo si chiama dei “Santuari”, si propone, oltre alla Cattedrale, la visita fuori del borgo antico alla Chiesa di S. Maria Vetere, passare così al Santuario di S. Maria dell’Altomare, al Santuario del SS. Salvatore, al Santuario di S. Maria dei Miracoli, ex Convento benedettino, elevato a basilica.
Su piazza Catuma, si affaccia uno dei lati del Palazzo Ducale, il palazzo del potere antico. Su piazza Umberto I c’e’ il Palazzo di Città, il Municipio, il palazzo del potere moderno. Sicuramente è, per i dipendenti del Poligrafico, una bella gratificazione. Essere immortalati negli affreschi della chiesa è senz’altro una bella soddisfazione e un motivo di vanto. Accade nella cappella del Collegio Missionario dei Dehoniani, gli attivissimi sacerdoti che si occupano anche di televisione, libri e riviste, seminari e animazione giovanile. Una tappa assolutamente imperdibile per i candidati al girone dei golosi… Questo Museo è una “chicca”, già apprezzata da molti cultori. Nato alla fine del 2005, per volontà della famiglia Mucci, decani del settore dolciario, racconta attraverso cimeli e documenti la storia e le tradizioni legate al confetto. Si trova nei pressi della Cattedrale, nella vecchia bottega del centro storico laddove, circa un secolo fa, iniziò questa attività.